La cura dell’osteoporosi con i bifosfonati. Un problema per i dentisti

L’osteoporosi è una malattia molto diffusa, specie nelle donne dopo la menopausa. Si calcola che ne siano affetti 5 milioni di italiani, per due terzi di sesso femminile e che 600mila fratture ossee siano attribuibili all’osteoporosi, che è una malattia scheletrica sistemica che porta alla fragilità ossea e a un maggior rischio di fratture, soprattutto all’anca, alle vertebre e alle braccia. Oggi esistono delle terapie che riducono della metà i rischi di fratture, ma l’80% dei pazienti non le fa e la metà abbandona la cura. Per curare l’osteoporosi, ma anche le metastasi ossee, da alcuni anni vengono usati dei farmaci che riducono il riassorbimento osseo e stimolano l’apposizione di nuovo osso. Particolarmente efficaci sono i bifosfonati che però comportano la possibilità di una complicanza, l’osteonecrosi delle ossa mascellari, ovvero una degenerazione dell’osso mascellare rara ma piuttosto grave che può essere indotti da un estrazione dentaria o da un intervento chirurgico sulle ossa della bocca. Complicanza che è molto temuta dai dentisti e che per anni s’è cercato di capire in che relazione sia da mettere con i tempi della terapia con bifosfonati.
Alla luce della pratica clinica oggi si è arrivati alla conclusione che l’osteonescrosi dei mascellari è una complicanza talmente rara da non giustificare la sospensione della terapia con bifosfonati, a meno che questa non venga concordata fra il dentista e l’ortopedico. E’ perciò raccomandabile che il paziente prima di intraprendere la terapia contro l’osteoporosi faccia una visita odontoiatrica per prevenire, che mentre assume i bifosfonati, possano insorgere problemi in bocca. Non solo. Proprio in vista di questo tipo di cure è necessario che venga attuata un’accurata igiene professionale di denti e gengive. E’ il modo migliore per evitare estrazioni o altri interventi cruenti che possano esporre al rischio di necrosi dei mascellari. Interventi che possono comunque essere eseguiti previa profilassi antibiotica. 

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