La scomparsa di Walter Pampanin. Con la sua gelateria è stato il punto di ritrovo per generazioni di veronesi

Ci ha lasciato ieri Walter Pampanin, titolare della famosa gelateria che aveva ceduto nel gennaio 2020, un mese prima che scoppiasse il Covid. Aveva 73 anni. Lascia la moglie Gabriella ed il figlio Jacopo di 28 anni. Da qualche anno soffriva di Parkinson ed era tornato a casa da un ricovero in ospedale solo da pochi giorni. Aveva lavorato per tutta la vita, fin da quando, dopo le medie, aveva imparato a fare il gelato sotto la guida del padre Florindo e della mamma Bianca, entrambi originari di Zoppè di Cadore, da dove erano arrivati a Verona nel dopoguerra ed avevano aperto un chiosco-gelateria subito al di là di Ponte Garibaldi. Pochi anni dopo, visto il successo, aprirono la gelateria di via Garibaldi che è diventata una delle botteghe storiche di Verona. 

Dai primi anni ’60 fino a due anni fa Walter ha tenuto viva la tradizione di famiglia e i suoi gelati sono stati apprezzati da tre generazioni. Ma non è tutto. La sua gelateria è stata per decenni il punto di ritrovo di molti giovani veronesi. ‘Ci troviamo da Pampanin!’ Quanti di coloro che stanno leggendo queste righe avranno detto o si saranno sentiti dire questa frase!  Nel corso degli anni compagnie di ragazzi hanno riempito la gelateria e popolato il suo plateatico. Non solo per gustare il gelato, ma soprattutto per la simpatia e la personalità ‘del Walter’. Non era uomo di tante parole. Ma era il suo modo di fare gentile e sempre disponibile, la sua ironia, la sua umanità, la sua gentilezza, i suoi occhi azzurri e buoni che hanno fatto sì che ‘Pampanin’ sia diventato uno dei luoghi che sono nella memoria e nel cuore di tanti veronesi. Compreso chi scrive. 
I funerali saranno in Duomo mercoledì alle 11.

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