Marco Scandogliero: non vado contro la legge, ma è assurdo che i ristoratori debbano arrivare a tanto per farsi ascoltare

(di Marco Danieli) Oggi in tutta Italia 50.000 ristoranti andranno contro il decreto in vigore, tenendo aperto oltre le 18.00 e rifiutando un’ulteriore chiusura. La chiamano “disobbedienza gentile” la protesta anti-Dpcm che invita ristoranti e bar, piscine e palestre, a tenere aperto oltre i limiti imposti dal Governo. L’iniziativa parte dal ristoratore Umberto Carriera, imprenditore 30enne di Pesaro che già ad ottobre era andato contro alle norme previste dal decreto che è stato punito con la chiusura temporanea del locale e con una multa. Diventato attraverso la Lega e la televisione un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono sopravvivere.

C’è chi gentilmente disobbedisce, ma c’è anche chi già a marzo si era inventato  l’idea dell’asta di vini “#IoBevoSolidale” il cui ricavato è stato interamente devoluto agli ospedali per l’emergenza Coronavirus. Enrico Fiorini, Gianluca Boninsegna e Marco Scandogliero sono stati i primi a lanciare questa iniziativa e a marzo avevano dichiarato: “Potevamo stare immobili di fronte a questa emergenza? Assolutamente no. Stiamo coinvolgendo cantine, consorzi, ristoratori e amici sommelier per raccogliere il maggior numero di bottiglie e lanciare a breve l’asta online. L’intero ricavato della raccolta sarà utilizzato per l’acquisto di respiratori da donare ai medici dei nostri ospedali.”

Marco Scandogliero, della Locanda Le 4 Ciacole, miglior sommelier del Veneto 2016, spiega: «Con la Locanda Le 4 Ciacole abbiamo deciso di non aderire alla manifestazione, perché contravvenire alla legge è sbagliato. La democrazia si basa sul rispetto delle leggi, ma allo stesso tempo ritengo paradossale che i ristoratori debbano andare contro la legge per far valere un proprio diritto, che è quello di tenere aperto e lavorare. Qui ovviamente si apre un dibattito tecnico giuridico sulla riapertura o sulla chiusura dei ristoranti, ma spero che ci siano degli enti preposti a garantire degli aiuti in tempo e in modo adeguato, perché al momento non abbiamo ancora ricevuto gli aiuti di aprile, ne quelli di ottobre, ne quelli dicembre 2020, ma in ogni caso sono dell’idea che non si può contravvenire alla legge».

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