Tosi. Il sindaco non c’è. Verona ha bisogno di una guida che non ha. E il Traforo va fatto

(di Marco Danieli) Flavio Tosi: «Questa amministrazione ha poche idee, ma confuse. E’ latitante sui grandi temi. Non è presente. I cittadini non la vedono e non la sentono. Il sindaco non c’è mai. Quando invece il primo dovere di chi amministra la città sarebbe quello di stare tra la gente, nei quartieri, per capire i problemi che evidentemente questa amministrazione non capisce».

Con questa parole il deputato di Forza Italia ed ex sindaco di Verona ha aperto la conferenza stampa per fare sul punto sulla situazione dopo più di un anno di amministrazione Tommasi. Con lui i consiglieri comunali Pisa, Lella, Bertaia e Bisinella.

Tosi sulle opere per Verona

Il Traforo delle Torricelle, si sa, è una delle opere che Tosi da sempre ritiene indispensabile. Perciò non accetta la decisione dei Tommasi di non farlo

«E’ chiaro – dice Tosi- che l’Amministrazione chiederà all’Autostrada di spostare  53 milioni stanziati per il Traforo per fare altro. Ma è tutto da vedere se ci riuscirà».

Questa decisione infatti non dipende dal Comune, ma anche dal Ministero e dall’Autostrada.

«L’amministrazione s’è ben guardata – ha continuato Tosi- dallo stralciare dal Pums il Traforo ed il sottopasso che collega stradone S.Lucia a via Albere, perché ciò le avrebbe comportato delle difficoltà burocratiche».

Ma la decisione di non fare il Traforo dimostra la mancanza di visione delle esigenze di Verona, perché «dal punto di vista della viabilità la situazione è diventata insostenibile» e alludendo all’insistenza della maggioranza a convincere i cittadini a usare i mezzi pubblici Tosi afferma che «pensare che tutti vadano in autobus è un’utopia. Bisogna piuttosto pensare a completare a nord l’anello delle tangenziali attorno alla città.

Come forza politica ci opporremo a deviare ad altro i 53 milioni stanziati per il Traforo delle Torricelle, che è l’unica soluzione all’intasamento di Veronetta, di Ponte Pietra e di via Mameli. E’ chiaro che se questi fondi non saranno sufficienti per chiudere l’anello a Verona Nord, sboccando in via Ca’ di Cozzi almeno solleveranno dal traffico una parte del centro di Verona».

«Se poi – continua l’ex sindaco- l’amministrazione pensa di ridurre a sole 2 corsie per senso di marcia la circolazione in via Mameli, questo farà saltare definitivamente la viabilità e sarà una catastrofe». Impensabile quindi secondo i tosiani pensare ad un bus che corra su sede unica, perchè in vie di scorrimento come via Mameli, via Spolverini e via Pisano è necessario che corra su sede promiscua per non sconvolgere il traffico. 

Ma non è solo la mobilità dove cade l’amministrazione. C’è un generale peggioramento della sicurezza, della pulizia, dell’ordine che denotano che la città «ha bisogno di una guida che non ha».

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