Il Verona dilaga a Benevento e avanza in classifica.

Dopo mezz’ora il Verona aveva già vinto. Al 25’ passa in vantaggio con un gol di testa di Faraoni che raccoglie un passaggio preciso da sinistra di Lazovic. Dopo neanche dieci minuti arriva il secondo gol su autorete di Foulon che cercando di impedire il secondo gol di Faraoni interviene su un passaggio di Zaccagni e tira dentro la propria porta. Il dominio dell’Hellas è quasi incontrastato. Il Benevento è rintronato dall’uno-due scaligero. Il possesso palla è tutto gialloblù. Le occasioni pure, tutte nate da azioni condotte sulla corsia di sinistra dove Zaccagni la fa da padrone. Al centrocampo dominano Veloso e Tameze. Barak un gigante, di nome e di fatto: è ovunque, smista il gioco, difende, attacca, crossa, tira e prende anche una traversa, il 16° palo della squadra di Juric. Lasagna si dà molto da fare, cerca di sbloccarsi cercando il gol che non è ancora arrivato. Tutta la squadra gira come un orologio svizzero ed è un piacere vedere giocare il calcio in questo modo. Lo abbiamo detto già, ma ci piace anche ripeterlo: tutto merito di un grande allenatore, Juric, che di sicuro è il pezzo più pregiato di Setti. Il secondo tempo inizia con il Benevento che si butta avanti alla ricerca della riscossa, ma le speranze vengono subito spente dal terzo gol del Verona. Lasagna fa tutto da solo: porta via la palla a un difensore e batte il portiere con un preciso tiro di sinistro. Faceva di tutto per sbloccarsi e c’è riuscito. Ormai la partita non ha più storia. L’Hellas ha altre occasioni sbagliate per poco. Al 65’ Tameze esce per crampi sostituito da Sturaro. Verso la Fine entra Lovato per Cecchini e Bessa per Zaccagni, Favilli per Lasagna e Dawidowicz per Magnani. Verona batte Benevento 3-0.

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