Istituto Cattaneo: il centrodestra conquista il 70% degli uninominali, tutti e tre quelli scaligeri, e s’avvia ad avere la maggioranza assoluta in entrambe le Camere

Il collegio veronese “uninominale” del Senato è già blindato per il Centrodestra; esattamente come quello per la Camera uninominale di Villafranca. L’altro uninominale per Montecitorio (quello di Verona città e del nord della nostra provincia) è invece soltanto (sic!) “sicuro”. Gli altri si vedrà, ma queste prime tre caselle son già assegnate. A dirlo, l’Istituto Cattaneo che è un’istituzione con sede a Bologna che svolge ricerche e analisi sulla società, sulla partecipazione politica, le istituzioni di governo, le policy che promuovono le libertà individuali, uno sviluppo economico sostenibile, la coesione sociale. In vista delle elezioni del 25 settembre due ricercatori, Salvatore Vassallo e Rinaldo Vignati, hanno fatto una proiezione basata sui sondaggi condotti nelle ultime settimane applicandoli al numero dei parlamentari ridotto dal taglio e ai collegi uninominali ridisegnati.

Secondo questo studio, a parte alcuni collegi delle zone tradizionalmente ‘rosse’ e di alcune grandi città ( Milano Torino, Genova, Roma e Napoli)  il centrodestra vince dappertutto, conquistando il 70% dei collegi uninominali di Camera e Senato Cher, secondo il ‘Rosatellum’ la legge elettorale in vigore, sono 147 a Montecitorio e 74 a Palazzo Madama. In questo modo FdI, Lega e FI otterrebbero la maggioranza assoluta sia alla Camera che al Senato.

Le proporzioni dovrebbero anche favorire una larga maggioranza del centrodestra nei collegi plurinominali i cui seggi vengono assegnati con il sistema proporzionale: 245 alla Camera e 122 al Senato più 8 deputati e 4 senatori delle circoscrizioni estere. 

E siccome al 25 settembre mancano solo poche settimane è difficile che nel frattempo intervengano degli eventi in grado di stravolgere questo quadro che, tra l’altro, è consolidato dalla definitiva rotta a sinistra fra il Partito Democratico e il Movimento Cinquestelle. (Immagine in apertura: credits Corriere della Sera)

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