A Verona il problema sociale non è il reddito di cittadinanza, ma gli immigrati irregolari che arrivano con l’accoglienza diffusa

Davanti alla sede dell’Inps in via Cesare Battisti è tutto tranquillo. Verona non ha il problema che ha Napoli. Non ci sono state le manifestazioni di protesta dei napoletani che hanno assediato la sede napoletana per protestare per la revoca del Reddito di Cittadinanza.

Né agli affari Sociali del Comune di Verona finora sono giunte particolari richieste d’aiuto da parte di coloro che ne vengono esclusi. Una situazione molto diversa. E non solo per i numeri.

I numeri del reddito di cittadinanza:

In provincia di Verona i percettori del RdC sono 9.139 (dati Osservatorio Inps relativi al 2022), pari all’1% della popolazione, corrispondente a 4.465 nuclei familiari. A Napoli sono 146 mila! A Verona sono solo 379 i nuclei familiari interessati dalla soppressione.

Ma è differente anche per il contesto economico.

Dalle nostre parti di lavoro ce n’è. E le paghe sono tutte regolari. Non ci sono notizie di personale sottopagato e sfruttato come si sente accadere nel Sud. Nessuno può dire, come stanno facendo a Napoli, che l’abolizione del RdC serve agli imprenditori per poter sotto-pagare e sfruttare la manodopera. 

Qui il lavoro c’è. Basta guardarsi attorno. Soprattutto nel turismo. Mancano camerieri, cuochi, lavapiatti, personale per le pulizie. Per non dire di altre occupazioni più specializzate. Quindi non c’è pericolo che una di quelle persone valide rimaste senza assegno possa morire di stenti.

Basta darsi da fare ed aver voglia di lavorare.

Problema immigrati:

Piuttosto il problema che sta emergendo dalle nostre parti e che preoccupa i Servizi  Sociali sono i continui arrivi di immigrati.

Il Governo applica il metodo dell’accoglienza diffusa: niente campi profughi, niente concentrazioni di immigrati clandestini, ma la loro distribuzione sul territorio affinché la loro presenza sia meno impattante. Ma quando non c’è più posto da nessuna parte? Dove li mettiamo?

problema immigrati

Per non parlare dei minori non accompagnati. Ne sono arrivati anche a Verona. Se gestire gli adulti è un problema, per i ragazzini lo è ancora di più. Davvero una bel problema per il Comune.

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