Brahms al Filarmonico. Un debutto con i giovani virtuosi

(di Gianni Schicchi) L’integrale delle Sinfonie e dei Concerti di Johannes Brahms è il programma che la Fondazione Arena ha messo in cartellone per la sua restante stagione sinfonica al Teatro Filarmonico, in attesa del Festival Operistico in anfiteatro. Si inizia col primo appuntamento brahmsiano, venerdì 5 aprile alle 20, replicato poi sabato 6 alle 17, che proporrà il Doppio Concerto per violino, violoncello e orchestra in la minore op. 102 e la Sinfonia n° 1 in do minore op. 68 di Brahms.

Ne saranno interpreti: il giovane direttore (28 anni) Diego Ceretta, al debutto nel nostro teatro, con solisti, Giovanni Andrea Zanon al violino e Luca Giovannini al violoncello. Ceretta si è diplomato in violino, dieci anni fa al Conservatorio Verdi di Milano, nella classe del maestro Fulvio Luciani. Subito dopo ha iniziato a studiare composizione e direzione d’orchestra diplomandosi a 21 anni con il massimo dei voti sempre al Conservatorio Verdi di Milano, perfezionandosi successivamente con i maestri Gilberto Serembe, Daniele Agiman, Luciano Acocella e Daniele Gatti.

Ha frequentato come allievo effettivo l’Accademia Chigiana di Siena nel 2018 e nel 2019 gli è stato conferito il primo Diploma di Merito assegnato nella classe di Daniele Gatti. Nella sua breve carriera ha già diretto l’Orchestra Giovanile Italiana, la Filarmonica Italiana, le Sinfoniche di Sanremo e Grosseto, l’Ecomusic Big Band alla Carnegy Hall di New York, le Orchestre dei Conservatori di Milano e Torino per il suo debutto nel Festival MiTo 2019. Nell’inverno dello stesso ha diretto la nuova opera del compositore Alberto Cara, nel circuito dei Teatri di Savona e Modena in coproduzione con il Festival di Miskolc in Ungheria. E’ stato selezionato fra i 18 candidati del Premio Cantelli che si terrà a settembre 2020.

Giovanni Andrea Zanon, violinista rivelazione, è da tempo noto a Verona per le sue spettacolari esibizioni e per il suo temperamento che gli hanno fatto guadagnare consensi vistosi del pubblico. Nel corso della sua attività musicale vince oltre 30 concorsi nazionali ed internazionali, tra i quali il “Riviera Etrusca” all’età di 4 anni, il Premio nazionale delle Arti come miglior violinista dei conservatori italiani, il concorso di Novosibirsk in Russia, dove ottiene anche tutti i premi speciali, ed il diploma di laurea al “Wieniawski and Lipinski violin competition” di Lublino.

Effettua concerti in qualità di solista in Italia, Svizzera, Spagna, Germania, Polonia, Russia, Austria, Repubblica Ceca, Canada e Stati Uniti esibendosi in alcune delle sale più prestigiose al mondo, tra le quali la Carnegie Hall di New York. Nel 2014 debutta all’Arena di Verona in un concerto trasmesso in diretta su Rai 2 e nel 2018 al Teatro alla Scala di Milano e al Teatro La Fenice di Venezia. Su consiglio di Zubin Mehta si trasferisce negli Stati Uniti per studiare con Pinchas Zukerman e Patinka Kopec allaManhattan School di New York, dove risulta vincitore della selezione per il “Master of Art” di violino all’età di 16 anni.

Successivamente si perfeziona alla Hochschule für Musik Hanns Eisler di Berlino con Antje Weithaas.

Luca Giovannini, violoncellista, è il più giovane dei tre protagonisti dell’evento al Filarmonico essendo nato nel 2000, ma già diplomato nel 2017 con lode e menzione d’onore. Attualmente è studente alla Kronberg Accademy di Francoforte, sotto la guida del maestro Frans Helmerson, grazie al finanziamento di Angela Winkler . È stato membro della classe di excellence in violoncello di Gautier Capuçon alla Fondazione Louis Vuitton di Parigi e all’accademia Romanini di Brescia con Giovanni Sollima.

Numerosi i premi che si è aggiudicato; fra i più importanti quello al prestigioso Brahms Competition in Austria, (unico italiano ad averlo vinto) e quelli alla XVI° edizione del T.I.M.  di Parigi, al Grand Prize di Salzburgo, al Rising Stars di Berlino. Si è esibito in importanti manifestazioni concertistiche: a Verona con I Virtuosi Italiani.

Brahms
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