Fism. Le scuole materne cattoliche di Verona a convegno per la giornata annuale di formazione

Nella mattinata di sabato 14 ottobre la Fism (Federazione delle scuole materne di ispirazione cristiana) si è ritrovata all’Istituto San Zeno di via Don Minzoni per l’annuale giornata di formazione.

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La Federazioni Italiana Scuole Materne, di ispirazione cristiana, nella provincia di Verona conta 173 scuole materne con 77 nidi integrati, 41 sezioni primavera per bimbi di 24-36 mesi, 1.318 insegnanti su 2.037 dipendenti e 1.473 volontari, ovvero genitori che compongono i comitati di gestione delle scuole. È un mondo che si occupa di 14.002 bambini (2.418 di 0-3 anni e 11.584 di 3-6 anni). 

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E continua la tendenza degli ultimi anni che ha visto un aumento dei bambini nella fascia 0-3 anni con un’offerta maggiore di servizi da parte delle scuole Fism (da 34 sezioni primavera a 41).

La giornata si è ispirata ad un concetto dell’insigne psichiatra veronese Vittorino Andreoli: la bellezza della sinfonia, secondo il quale il singolo – pur restando singolo – se si mette con altre persone crea un noi, un qualcosa di più.

Al congresso 300 persone, tra coordinatrici delle scuole, presidenti dei comitati di gestione e parroci. Tema della mattinata  «La circolarità della comunicazione: confrontarsi e condividere nei diversi ruoli», ovverola comunicazione interna ed esterna, della chiarezza dei ruoli e dei servizi da garantire, ma anche di questioni pratiche e cruciali come le convenzioni con i Comuni ed i sostegni economici dei privati.

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Nel corso della mattinata ha portato il saluto il vescovo di Verona, Domenico Pompili: «la parola – ha osservato collegandosi al tema trattato – rimane nella forma più efficace. Verba volant significa che le parole hanno le ali e colpiscono il bersaglio, invece le cose scritte rimangono incollate al “dispositivo”. La parola, dunque, resta il mezzo, il linguaggio più efficace e pervasivo per stabilire e tenere in vita le relazioni. La qualità della parola è decisiva. Essere di parola, è ciò che chiedo a voi».  

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Numerosi gli interventi, tra i quali quello della presidente della Fism Luciana Brentegani, di Francesca Balli, psicologa e psicoterapeuta, vicepresidente Fism Verona e referente del coordinamento pedagogico, e di Laura Campagnari pedagogista, dell’Equipe centrale di Fism Verona. 

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Dagli interventi è emerso che la circolarità delle informazioni e la condivisione sono gli elementi necessari per il buon funzionamento della scuola, che è garantito solo quando c’è un lavoro in equipe. Si è anche discusso sui ruoli nei servizi per l’infanzia per la fascia 0-6 anni. Sia del ruolo pedagogico che di quello gestionale, portato avanti da centinaia di volontari che rendono possibile la preziosa realtà delle scuole Fism. 

«Nel convegno abbiamo trattato della necessità e delle modalità per comunicare tra noi – spiega la presidente di Fism Verona, Luciana Brenteganiall’interno della scuola, tra scuole, tra scuole e federazione, e infine con l’esterno. Spesso diamo per scontato il nostro ruolo, che scontato non è. La Fism arriva laddove lo Stato non riesce ad arrivare, suppliamo con un servizio fondamentale, in piena sussidiarietà, dunque, e grazie a moltissimi volontari.

Le nostre scuole, – continua – sono scuole di comunità, non solo perché molte sono nate e cresciute a livello capillare nei paesi, ma soprattutto perché sono un elemento di coesione e un presidio sociale, un punto di aggregazione. Lavoriamo in palazzine comunali o parrocchiali e i nostri servizi costano meno ma sono al contempo fondati su uno strutturato pensiero pedagogico: il costo medio di un bambino nelle nostre scuole è di 4.300 euro l’anno, il costo medio statale è indicato a 7.000 euro l’anno. Dal pubblico riceviamo 1.000 euro a bimbo, esclusi i Comuni che contribuiscono a seconda delle priorità». 

A maggio 2024 è prevista una grande adunata che coinvolgerà bambini e famiglie, per festeggiare  i 50 anni della Fism, anniversario caduto durante la pandemia. 

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