Fratelli d’Italia. Dopo i congressi il coordinatore regionale è in bilico

Conclusa la stagione dei congressi Fratelli d’Italia nel Veneto si può cercare di prevedere quali sarà l’evoluzione interna del partito.

Il dato che ne è uscito è l’indebolimento del segretario regionale De Carlo che ha perso i congressi a Vicenza,  a Padova  e a Treviso. Nei prossimi mesi Fratelli d’Italia dovrà definire i candidati alle elezioni europee del 9 giugno. Per questo ci sarà un tavolo nazionale al quale siederà anche il coordinatore del Veneto. Non sarebbe il massimo della vita che fosse un responsabile regionale indebolito.

Ecco perché nell’ambiente si sta facendo largo l’idea di un cambio al vertice regionale per sostituirlo con una persona con maggior esperienza e che possa vantare un maggior consenso interno.

Il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia non viene eletto, ma è nominato direttamente dal presidente del partito, sentiti i presidenti provinciali. I nomi che circolano sono 3. Quello del veronese Ciro Maschio, quello del veneziano Raffaele Speranzon e quello di Matteo Gelmetti, tutti con una lunga militanza nella destra alle spalle, iniziata nel Fronte della Gioventù. 

Fratelli d’Italia. Dopo i congressi il coordinatore regionale è in bilico
Ciro Maschio

Maschio, deputato alla 2^ legislatura, in Fratelli d’Italia dalla primissima ora e amico della Meloni, oltre ad aver vinto il congresso di Verona, è presidente della Commissione Giustizia della Camera ed è già stato coordinatore regionale. 

Fratelli d’Italia. Dopo i congressi il coordinatore regionale è in bilico
Raffaele Speranzò

Si fa anche il nome Speranzon, senatore e vice-capogruppo a Palazzo Madama, è il riferimento della Meloni nel veneziano. Dalla sua ha una certa visibilità mediatica visto che compare spesso nei Tg nazionali.

Fratelli d’Italia. Dopo i congressi il coordinatore regionale è in bilico
Matteo Gelmetti

Il terzo nome ventilato è quello di Matteo Gelmetti, senatore veronese vicino al ministro Urso.

Potrebbe essere uno di questi il successore del bellunese De Carlo. Sempre che Roma ne decida la sostituzione. Il che non è detto, visto che sembra essere nella amica della Meloni. Basti pensare che eletto per sbaglio alla Camera nel 2018 ed essendo perciò decaduto, il partito lo ha comunque candidato nel 2020 alle elezioni suppletive del Senato seguite alla morte di Stefano Bertacco, lui bellunese, a Verona

Fratelli d’Italia verso le europee

La scelta dei candidati alle europee è piuttosto delicata perché saranno un test che vale più di ogni sondaggio per misurare chi degli esponenti di FdI è in grado di raccogliere il maggior consenso. Un dato molto importante in vista delle elezioni regionali dell’anno successivo, quando con molto probabilità toccherà alla Meloni decidere chi sarà il candidato alla presidenza del Veneto al posto di Zaia che sarà alla guida della coalizione del centrodestra. Due candidati per il Parlamento di Strasburgo ci sono già: la vicentina Elena Donazzan, assessore regionale di lungo corso, e Daniele Polato, veronese, campione di preferenze in riva all’Adige. In declino invece, dopo la sconfitta al congresso di Vicenza l’eurodeputato uscente Sergio Berlato.

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