Verona in testa all’Italia per la formazione dei giovani in Primo Soccorso

Nel nuovo anno scolastico, Verona si distingue come pioniera in Italia per l’educazione dei giovani nelle pratiche di primo soccorso, grazie al supporto della Fondazione Famiglia Rana. 

AOUI, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, in collaborazione con l’Università, ha sviluppato programmi didattici innovativi chiamati “Diamoci una Scossa” e “Un Battito di Mani“, che si concentrano sulla formazione in rianimazione cardiopolmonare e sull’uso del defibrillatore tra gli studenti.

Grazie al contributo generoso della Fondazione Famiglia Rana, quest’anno la formazione coinvolgerà oltre 700 studenti veronesi, estendendo così il programma a livelli senza precedenti. Questo sforzo collettivo posizionerà il territorio veronese al vertice della formazione in primo soccorso nelle scuole di tutto il paese.

primo soccorso

Gian Luca Rana, CEO del Pastificio Rana, ha abbracciato questa iniziativa educativa con grande impegno, riconoscendo l’importanza di equipaggiare i giovani con competenze vitali. 

Gian Luca Rana ha dichiarato: “Credo da sempre nello sviluppo e nella promozione di progetti sociali che pongano al centro la vita dell’individuo. Così ho detto sì con determinazione a questa iniziativa educativa a cui attribuisco grandissima importanza. Il fatto poi che i protagonisti di questa formazione di primo soccorso siano studenti di ogni ordine e grado è come un moltiplicatore.”

I progetti per il Primo Soccorso

I progetti didattici “Diamoci una Scossa” e “Un Battito di Mani” sono giunti rispettivamente alla loro terza e seconda edizione e rappresentano un successo straordinario. In collaborazione con l’UNIVR (Università degli Studi di Verona), AOUI Verona promuove la cultura del primo soccorso nelle scuole, seguendo le linee guida dell’IRC (Italian Resuscitation Council), la principale società scientifica nel campo delle manovre salvavita.

Nelle precedenti edizioni, “Diamoci una Scossa” ha coinvolto oltre 500 studenti di 16 istituti secondari. Quest’anno, grazie al contributo della Fondazione Famiglia Rana, il progetto si espanderà ulteriormente, coinvolgendo anche le classi IV di 20 istituti veronesi. Inoltre, grazie alla generosità della Fondazione, l’iniziativa “Un Battito di Mani” coinvolgerà un gran numero di bambini della scuola primaria, oltre a quelli già formati nella scorsa edizione.

Grazie a questa collaborazione tra pubblico e privato, l’anno scolastico appena iniziato vedrà la formazione di 700 studenti in più, dalle scuole primarie alle superiori, nell’intera provincia veronese.

Questo traguardo è il risultato di percorsi educativi innovativi e virtuosi che si distinguono nel panorama italiano per la loro diffusione su vasta scala e le metodologie didattiche avanzate. Una caratteristica innovativa è la possibilità di ri-testare gli studenti a distanza di tre mesi dalla formazione iniziale, garantendo così una migliore retentione delle conoscenze acquisite.

Il Dott. Callisto Bravi, Direttore Generale di AOUI Verona, ha sottolineato: “Questo impegno è un onore ancora più grande. Questa esperienza dimostra che pubblico e privato possono fare molto. Insieme stiamo dando vita a un patto per una società sempre più consapevole.

Il Prof. Paolo Fabene, Presidente del Corso di Laurea in Infermieristica e rappresentante dell’Università di Verona, ha aggiunto: “Questo progetto è ottimo non solo perché porterà competenze agli studenti, ma perché cambierà la narrativa della professione infermieristica, mostrando quanto essa sia fondamentale a livello sociale.”

L’investimento nei giovani rappresenta un passo cruciale verso un futuro più sicuro e consapevole per la società, dimostrando che Verona è davvero in prima linea nell’educazione alla salute e al benessere della comunità.

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