Valdegamberi. Altro che patriarcato. Il problema è l’assenza della figura paterna

Dopo le polemiche scatenate nei giorni scorsi, Valdegamberi torna sul dibattito seguito alla tragedia di Giulia
“Basta con l’ideologia -afferma-: è proprio l’assenza della figura paterna che spesso ha portato a queste tragedie. Il problema è la società edonistica, priva di valori: spetta alla famiglia l’educazione non allo Stato, come avviene invece nei regimi”. 

Approfittando di “un momento di grande attenzione mediatica e tensione emotiva”, continua il consiglere regionale veronese, “è in corso una crociata ideologica contro una inesistente “società patriarcale” che sta dando i suoi frutti, tanto che noti esponenti politici hanno chiesto “scusa di essere uomini” e s’indicono manifestazione di giovani al grido “basta patriarcato “.

Valdegamberi. Altro che patriarcato. Il problema è l’assenza della figura paterna

“Il momento del dolore per l’efferato delitto è il momento propizio per fare propaganda ideologica e far sentire gli uomini in colpa di essere uomini. Alla faccia del rispetto per la ragazza uccisa barbaramente: è la propaganda che conta”.

“Mi permetto sommessamente ricordare che la causa è nella carenza o assenza della figura paterna nell’educazione dei figli, nell’incapacità di accettare le sconfitte, i ‘no’, perché abituati a ricevere sempre e solo dei ‘si’; è la cultura del piacere edonistico e possessivo scambiato per amore, promosso a man bassa in ogni luogo e alla portata di tutti, soprattutto dei ragazzi. 

Valdegamberi. L’educazione aspetta alla famiglia

Altro che colpa dello Stato, del patriarcato, del padre! L’educazione spetta, comunque primariamente alla famiglia: la scuola deve fare buona formazione”.  

“Si faccia una seria riflessione e non si insegua, sull’emotività del momento, un’ideologia che va in senso opposto, che mira a criminalizzare il padre, distruggendo ancor più la famiglia tradizionale, quando, invece, è proprio il padre la figura che dovrebbe essere più presente nell’educazione dei figli”. 

I giovani, osserva, sono bombardati 24 ore su 24 da messaggi di sesso e violenza come quelli della musica ‘trap’ e dai modelli proposti da questa sottocultura. Allora, si chiede Valdegamberi, come pensiamo di fare educazione sentimentale se poi la società propone ai giovani certi modelli? Il patriarcato non c’entra.

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