Editoriali & commenti 1077 results

I Veneti non sono sudditi, ora la sinistra la smetta di tergiversare: autonomia subito!

(di Gianni De Paoli) Il trionfo di Zaia - '80%!- ripropone prepotentemente il tema dell'autonomia, la sua bandiera. Sono passati tre anni da quando col referendum del 22 ottobre 2017 il 98% dei Veneti si è espresso per l'autonomia, ma ancora non se n'è fatto niente. A Roma c'è chi mette i bastoni fra le ruote. Allora un po' di cronistoria, tanto per rendersi conto di come il Veneto viene trattato dallo Stato centrale in mano da dieci anni alla sinistra. Una sinistra che in Veneto a parole ...

Cipressi monumentali di Castel San Pietro, un taglio che urla vendetta

(di Giorgio Massignan, Verona Polis) Ci sono riusciti! Le recenti  tempeste hanno fornito la giustificazione per tagliare i magnifici cipressi monumentali che nascondevano la facciata della brutta caserma austriaca e caratterizzavano colle San Pietro. Il compianto soprintendente, architetto Piero Gazzola, li aveva fatti piantare proprio per evitare che l’imponenza della caserma, con tutti i suoi tragici ricordi, non si imponesse minacciosa sulla città, ma fosse ingentilita da una fila di ...

Il Veneto dello “stato da tera” e dello “stato da mar” è la culla della nuova destra italiana

(di Paolo Danieli) Che cos'è che fa del Veneto la regione più a destra d'Italia? Le ragioni sono nell'indole dei Veneti e nella storia. Nel Nord-est non è la destra economica, alto-borghese a vincere ma la destra popolare e interclassista. L'imprenditore veneto era lui stesso un operaio o un artigiano che s'è messo in proprio, rischiando di suo e costruendo il successo col lavoro quotidiano. Di qui un primo dato: l'identificazione fra lavoratore e datore di lavoro che genera quella ...

La leadership nazionale di Luca Zaia si gioca in Toscana non in Veneto

(di Marco Marturano) Tutte le cose come sempre sono una questione di punti di vista. Oggi sette regioni scoprono chi sarà la loro o il loro Presidente e quali le consigliere o i consiglieri regionali. E già questo non sarebbe proprio poca cosa, pensando che sette regioni su 20 fanno un bel pezzo di Paese e che chi le guiderà e rappresenterà nei prossimi mesi e nei prossimi 5 anni sarà protagonista di scelte molto impegnative per l'emergenza sanitaria e per quella economica e sociale. ...

Ortofrutta veneto schiacciato da Covid, embargo alla Russia e malattie: o viene aiutato adesso, oppure chiude

(di Stefano Pezzo *) Escludere l’ortofrutta dal DL Rilancio e quindi non poter accedere ai 426 milioni di esoneri contributivi previdenziali e assistenziali è come darsi la zappa sui piedi. Inoltre diminuire nel DL rilancio il credito d’imposta per le spese di sanificazione dal 60 al 9% dei costi sostenuti sembra proprio una beffa. Questo è inaccettabile e ingiusto. L’ortofrutta in Italia ha numeri importanti, 25 milioni di tonnellate di produzione tra frutta e verdura, coltiviamo ...

Adesso “Nessuno tocchi Abele”, soprattutto quando indossa la divisa

(di Gianni De Paoli) Oggi a Roma un carabiniere ha legittimamente ucciso un delinquente siriano, pregiudicato, che aveva aggredito e ferito al petto con un cacciavite un collega durante un intervento seguito ad una segnalazione di movimenti sospetti in uno stabile dell'Eur. Adesso aspettiamoci la solita litania dei buonisti, dei difensori dell'immigrazione clandestina, degli attivisti di "Nessuno tocchi Caino". E pazienza. Ma dovremo anche assistere all'indecoroso spettacolo della messa in ...

Cosa ci fa ancora il dottor Cobello alla guida degli Ospedali di Verona?

(di Gianni De Paoli) Dopo Caporetto il generale Luigi Cadorna, capo di stato maggiore delle Forze armate, venne destituito e al suo posto fu nominato il generale Armando Diaz che portò l'Italia alla vittoria nella prima guerra mondiale. Quando una squadra di calcio va male, viene sostituito l'allenatore. Poco importa se in campo c'erano altri a sbagliare i goal. E' lui il responsabile ed è lui a pagare. Quando la nave affonda è il capitano ad assumersi la colpa e va a fondo assieme alla ...

AMT va alla guerra con AGSM sulla mobilità elettrica. E Palazzo Barbieri fa concorrenza a sé stesso

(di Bulldog) Sarà battaglia sul rifornimento di energia per le macchine elettriche in città. Ed è un ente pubblico, controllato al 100% dal Comune, a sfidare un altro ente pubblico, controllato al 100% dal Comune: AMT apre le porte a ENEL X, player nazionale dedicato alla e-mobility del gigante pubblico Enel partner di colossi dell'auto come PSA-FCA : questo "sfidante" è una realtà che si occupa anche di impianti fotovoltaici e di riqualificazione energetica dei condomini in virtù dei ...

Veneto, non contiamo davvero niente: cinquant’anni di Regione ma soltanto sei a guida veronese. Cronaca di un disastro

Zaia è bravo. Il migliore di tutti. Galan, si sa , è finito male. Gli altri...beh, il tempo ne ha offuscato il ricordo. Ma poiché il futuro lo si costruisce anche in base alla conoscenza del passato, li vogliamo ricordare. Tanto per capirci, per prendere le misure. Il primo e unico presidente del Veneto veronese è stato il primo, Angelo Tomelleri, democristiano, dal 1970 (al centro nella foto), anno in cui le Regioni vennero istituite, al 1972. Poi dal 1972 al 1973 toccò ad Angelo ...

Arridatece Mariano Rumor: almeno con lui “stavamo a governà”

(di Gianni De Paoli) Quanto pesa in Italia il Veneto con i suoi 5 milioni di abitanti? La "locomotiva d'Italia", la regione che traina l'economia del paese non conta poi così tanto nelle istituzioni e nelle posizioni apicali dello stato. Date un'occhiata qui su come sono stati distribuiti regione per regione i capi del governo  e i Presidenti della Repubblica dal 1948 ad oggi.  Fra i Capi dello Stato la parte del leone la fanno la Campania ( De Nicola, Leone e Napolitano) e il ...

La Cina ci spia. Con il silenzio-assenso del nostro governo

(di Bulldog) La notizia è stata riportata soltanto da tre giornali - Il Foglio, Repubblica, Huffington Post - ma è inquietante: e riguarda la Cina, il nostro grande amico asiatico, della Silk and Belt Road, la potenza che nei disegni dei 5stelle, di Beppe Grillo e Casaleggio doveva sostituirsi ai nostri alleati ed all'Unione Europea. Beh, sapete che c'è? che il nostro nuovo amico ha creato un bel sistema di analisi dei big data e controlla da remoto, spia, si informa anche nei dettagli più ...

Zaia il cannibale ridisegnerà il perimetro dentro il Centrodestra

(di Gianni De Paoli) E' paradossale, ma quella che rischia di più alla regionali di domenica prossima è la Lega. Sì, proprio la Lega, il partito di Zaia. Rischia, perché la Lista Zaia, sull'onda del consenso che si è creato attorno al governatore più amato d'Italia, farà il pieno di voti. E lo farà soprattutto a spese della Lega. Rischia per modo di dire, perché la Lista Zaia è stata fatta dai dirigenti leghisti ed è composta quasi interamente da iscritti alla Lega, ma alla fine ...

Un governo autorevole potrebbe chiedere un grande prestito irredimibile nazionale. Ma l’Italia questo governo, non ce l’ha

Indebitarsi o non indebitarsi: questo è il problema. Il covid ha creato condizioni paragonabili solo a quelle in cui c'eravamo trovati all'indomani della seconda guerra mondiale. Allora ne uscimmo col Piano Marshall, con cui gli Stati Uniti ci aiutarono a uscire dal disastro e ci legarono nella loro sfera d'influenza. Oggi niente Piani Marshall. C'è l'Europa pronta a mandarci svariati miliardi. Ma non per legarci ad un alleanza di lunga durata. Tanto ci siamo già dentro fino al collo. Ci ...

Centrodestra che cambia, vince. E il Veneto indica un modello al resto del Paese

(di Gianni De Paoli) Sono tre i fatti che caratterizzano le regionali in Veneto: la grande popolarità di Luca Zaia, il risultato eclatante del centro-destra, l'ascesa di Fratelli d'Italia. Zaia sarà confermato governatore per la terza volta. Già questo è un successo. Ma se si pensa che vincerà con percentuali attorno all'80%, che è uno dei politici più apprezzati dagli italiani con il 54% del gradimento, allora la domanda che sorge spontanea è: sarà lui il prossimo capo del governo ...

Verona attrae sempre più imprese dalla Germania: forte in logistica e tecnologie, resta però chiusa nelle sue lobby e lenta nel motore pubblico

(di Stefano Tenedini) Le aziende non muoiono solo di lockdown, di recessione o di concorrenza. Soffrono e alla fine cedono anche perché non sanno oppure non possono innovare, cambiare, evolversi. Perché non valutano i danni della mancata formazione, di una tecnologia obsoleta, di rifilare ai propri clienti un servizio scadente, dell’inaffidabilità. Perché da italiani tolleriamo che lo Stato sia esoso e puntuale quando si tratta di incassare le tasse, però sordo e lento se si tratta di ...