Economia circolare, Italpollina investe 5 milioni nell’impianto di Rivoli su innovazione di processo e sostenibilità ambientale

Con oltre 5 milioni di investimento Italpollina Spa ha concluso la prima fase di ammodernamento dello stabilimento di Rivoli Veronese nel quale produce fertilizzanti naturali derivanti dalla pollina, cui seguiranno altri interventi di innovazione tecnologica del processo di produzione. Italpollina, storica azienda dell’entroterra gardesano che proprio nel 2021 compie 50 anni, produce concimi organici a base di letame avicolo proveniente dagli allevamenti presenti nel territorio: le circa 140 mila tonnellate conferite e lavorate ogni anno a Rivoli attivano da 450 allevamenti veneti, in buona parte presenti proprio nelle vallate a ridosso della struttura. Una produzione organica che rappresenta un percorso di economia circolare, consentendo agli allevatori di riutilizzare correttamente il sottoprodotto, dando vita a soluzioni naturali, ecosostenibili e ad alto valore aggiunto.

L’attuale impianto produttivo consente un processo di trasformazione – dalla disidratazione della pollina alla conservazione della materia prima, macinazione, miscelazione, pellettatura e confezionamento – progettato per preservare le sostanze utili presenti nel letame. Il nuovo sistema di acidificazione della pollina evita perdite di sostanze azotate per volatilizzazione, come l’ammoniaca presente nelle deiezioni animali, così da conservare nel prodotto finito la maggior parte possibile dell’azoto e degli altri elementi nutritivi. Questo processo inoltre contribuisce a ridurre l’impatto delle esalazioni sul territorio circostante.

“Gli investimenti sostenuti negli ultimi anni”, sottolinea Rosanna Campagnari, amministratore delegato di Italpollina, “hanno permesso di trasformare e migliorare lo stabilimento di Rivoli Veronese fino ad arrivare all’attuale configurazione impiantistica con macchinari che ottimizzano il ciclo produttivo, mantenendolo tecnologicamente avanzato e sostenibile sul piano ambientale. Italpollina ha infatti implementato procedure finalizzate a migliorare in maniera continua la gestione ambientale dello stabilimento, come il Sistema di Gestione Ambientale adottato, conforme alla normativa ISO14001:2015, che è stato certificato e ogni anno viene sottoposto a verifica da parte di un organismo accreditato”.

Tra gli esempi delle innovazioni dell’azienda di Rivoli (che fa parte di Aiesec, Associazione italiana per lo sviluppo dell’economia circolare) l’impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica, per l’ottimizzazione dell’efficienza energetica del processo produttivo, e gli impianti di mantenimento e conservazione della materia prima secca e umida, che consentono di limitare le perdite delle sostanze contenute nello stallatico.

“Operiamo da sempre secondo i principi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile. La produzione dei fertilizzanti parte dall’utilizzo dei residui della filiera agro-zootecnica avicola, permettendo di non utilizzare altre risorse naturali né prodotti di sintesi per la realizzazione dei quali vengono impiegati processi chimici che consumano notevoli quantità di energia e rilasciano molta anidride carbonica. In questo modo”, conclude Rosanna Campagnari, “si impedisce che i residui della filiera agro-zootecnica siano impiegati direttamente sui campi in maniera non controllata o smaltiti nelle discariche di rifiuti, causando eutrofizzazione e inutili emissioni di gas a effetto serra”.

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