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Donazzan. Gli Sms per comunicare la sospensione del reddito di cittadinanza? Li hanno sempre usati sia Conte che Draghi.

“Il fatto che certa sinistra si scandalizzi per l’arrivo della comunicazione di sospensione del sussidio del reddito di cittadinanza tramite sms è pura ipocrisia. Ciò in quanto le convocazioni e le varie comunicazioni ai percettori sono sempre avvenute tramite un messaggio sul telefonino sia dal Governo Conte che dal Governo Draghi. La comunicazione tramite sms è pratica consolidata, indignarsi per questo è ipocrita, soprattutto perché si tratta di una notizia già nota a tutti ...

Alzato il limite del contante a 5 mila euro dal primo gennaio. Draghi l’aveva abbassato a 1000

Sono passati quindici giorni da quando la maggioranza di destra-centro aveva annunciato il proposito di aumentare la soglia massima utilizzabile per i pagamenti in contante. Il governo lo ha fatto. Con il decreto ‘Energia’ approvato giovedì 10 novembre il Consiglio dei Ministri ha deciso che dal primo gennaio 2023 il limite massimo per i pagamenti in contante sale a 5mila euro.  Meno male! Vale la pena ricordare che se il governo Meloni non avesse adottato questo provvedime...

Prima di andarsene il governo Draghi toglie un altro mattone allo Stato Sociale col ddl Anziani

(di Eugenio Pio Botti) Desidero richiamare l'attenzione sul ddl Anziani proposto dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali  Andrea Orlando, ultima creatura del Governo dei Migliori al quale per non farci mancare nulla viene aggiunta la Riforma dell'Indennità di Accompagnamento con l'intento palese di relegare nel ghetto chi non produce! Riprendo in parte comunicazione web di Fanpage. Scritto e detto dalla presidente della Fondazione Promozione Sociale Marzia Breda: “Nell'...

La patata bollente che Draghi passa al nuovo governo vale 35 miliardi. E se non avesse voluto bruciarsi le dita?

Vuoi che Draghi, così bravo a fare di conto al punto che c’è la sua firma su tutte le banconote della Banca centrale Europea, non l’avesse previsto? Lui che è il più bravo di tutti? Ma no, certo che lo sapeva! Ed è proprio per questo che ha lasciato che facessero cadere il suo governo e lasciare la patata bollente del costo dell’energia alla Meloni, visto che quasi certamente sarà lei a succedergli dopo il 25 settembre. Una patata bollente che secondo i conti della Cgia di Mestre - ...

Brunetta, uscito da Forza Italia, pensa ad un’Unione Repubblicana nel nome di Draghi che vada dal centro fino alla sinistra del Pd

Renato Brunetta non è uno qualsiasi. E’ stato fino a ieri uno degli elementi di spicco di Forza Italia, è un valido economista, docente universitario, autore di numerosi libri e due volte ministro. Insomma, un pezzo da 90. Molto più importante della Gelmini che, come lui, ha abbandonato Berlusconi. Intervistato da Lucia Annunziata su Rai 3 ha dichiarato senza tanti giri di parole che cosa vorrebbe fare adesso che se n’è andato da Forza Italia.  Brunetta ritiene un gravissimo ...

Mattarella ha sciolto le Camere. Si vota il 25 settembre. Maschio: io ero per l’unità del centrodestra anche a Verona. A differenza di qualcun altro…

Quando ieri sera, uscendo dal Senato dopo aver capito su 315 senatori solo 92 gli avrebbero dato la fiducia, Draghi era sorridente. Lo hanno visto tutti. Mica era adombrato. Tantomeno rattristato. Sembrava sollevato da un problema. Oggi nel discorso d’addio alla Camera ha dato la stessa impressione. Draghi non è stato sfiduciato: si è fatto sfiduciare. Non s’è voluto far rosolare al fuoco lento della crisi e delle inevitabili proteste che scoppieranno in autunno. Ce lo conferma anche ...

Il governo Draghi è caduto di fatto. Adesso le elezioni le devono fare per forza

Il governo Draghi è caduto di fatto, anche se attraverso un escamotage regolamentare in Senato ha avuto una fiducia fasulla: quella di 92 senatori su 315! In pratica Draghi si è fatto mandare a casa. Troppo difficile affrontare l’inverno con la crisi economica, la crisi energetica, la crisi alimentare, magari una recrudescenza del Covid  e la guerra.  Così, approfittando dello strappo dei grillini, ha preferito chiedere al Senato una fiducia impossibile. Impossibile perché ha ...

In Italia si fa di tutto pur di non votare. Dopo le dimissioni di Draghi che cosa uscirà dal cilindro di Mattarella pur di non fare le elezionI?

(di Paolo Danieli) Draghi non ha intenzione di ritirare le dimissioni perché la sua maggioranza non esiste più.  In verità è dal 2018 che in Parlamento non c’è una maggioranza politica a causa della vittoria grillina. La più grande disgrazia capitata all’Italia dopo il Covid e la guerra.Logica avrebbe voluto si votasse già allora. Ma Mattarella non vuole. E allora tirò fuori dal cilindro Conte, uno sconosciuto voluto dagli americani, al punto che Trump fece un assist determ...

Gli italiani vogliono i condizionatori accesi. E non pensano, come Draghi, che siano alternativi alla pace. Il 51,2% delle famiglie ne possiede uno.

Quando Draghi aveva sfidato gli italiani dicendo: “preferite la pace o l’aria condizionata?”  forse non aveva ancora visto i dati dell’Istat, secondo quali metà delle famiglie italiane ha un condizionatore. E precisamente il  51,2% di quelli che abitano al Sud, il 49,1% dei residenti al Nord e il 44,2% al Centro.Il 28,5% lo accende tutti i giorni o quasi, il 35,3% qualche giorno a settimana; il 24,1% delle famiglie solo occasionalmente o non lo utilizza per niente. I ...

Draghi abbassa il prezzo dei carburanti di 25 centesimi al litro. La Cgia: non basta, poteva fare di più

Gli aumenti delle bollette e della benzina e del gasolio sono le conseguenze più tangibili della guerra e della speculazione connessa. Draghi ha provveduto a tagliare di 25 centesimi il prezzo di benzina e gasolio fino alla fine di aprile. Lo ha fatto senza andare a incidere sul deficit, ma facendo pagare la differenza alle aziende produttrici di energia che si sono avvantaggiate dagli aumenti. Draghi è un banchiere e almeno queste cose le sa fare bene. Ma per la Cgia di Mestre poteva e ...

Torna a galla la riforma del catasto. Ma il centrodestra la vorrebbe affondare: è una nuova tassa sulla casa

Di fronte all’aut aut della sottosegretaria al Mef, Cecilia Guerra  di Articolo Uno, della sinistra) che minaccia la crisi di governo qualora non si approvasse così com'è la riforma del catasto arriva tempestiva la reazione della Lega «Mentre c'è un conflitto in pieno corso in Ucraina e il costo dell'energia è alle stelle, non ci sembra questo il momento di ricorrere alle maniere forti e di portare il dibattito allo scontro istituzionale - si sottolinea dal partito guidato da ...

Il caro energia ci fa ripiombare nella crisi. Adesso Draghi ci deve far vedere quel che è capace di fare.

C’era da aspettarselo. Finita un’emergenza ne è arrivata un’altra. Siamo uscendo dalla pandemia ed ecco arrivare un’altra disgrazia. La crisi che si sta profilando è peggiore di quella da cui stiamo uscendo. Forse perché allora si poteva ancora metter mano alle scorte, ai risparmi. Ma adesso, dopo due anni di Covid, non c’è più neanche quella possibilità. Ed è anche scaduto il blocco dei licenziamenti. E siccome piove sempre sul bagnato, adesso ci si mette anche il caro ...

Meloni: il centrodestra non c’è più. Certo che a forza di picconate…

La Meloni ha detto che per quel che la riguarda “il centrodestra non c’è più”. Bene. Anzi, male. Forse era il caso di rendersene conto prima. Era pericoloso dividersi. Di solito quando si fa i “separati in casa” il matrimonio poi va a rotoli. La prima picconata, bisogna dirlo, l’ha data Salvini nel 2018, quando è andato da solo al governo con i grillini, contro ogni promessa elettorale. Un grave errore di cui s'è avveduto solo dopo un anno. Ma il danno era fatto. Con la ...

Questa maledetta elezione dev’essere l’ultima. Da domani la riforma per l’elezione diretta del Presidente della Repubblica

L’elezione del Presidente della Repubblica si sta trasformando in una debacle politica per il centrodestra. Eppure di tempo ne avevano avuto i tre leader per preparare una strategia. E invece si sono persi. E adesso, con Forza Italia che annuncia che farà per sé, la coalizione si sta sgretolando. Le responsabilità risalgono al 2018, quando fu Salvini il primo a mettersi in proprio con la bella trovata di andare a governare coi grillini. Fu il precedente. Poi col governo Draghi la Meloni ...

Nel fare il toto-presidente ci si dimentica che Draghi è lì per il fallimento dei partiti

In questo momento si sta scatenando il toto-presidente. Ma si perde di vista il problema principale.  Draghi, si dice, avrebbe tutte le carte in regola per fare il Presidente: stimato, capace, equilibrato. Però, dicono, deve stare al governo per completare l’opera. Altrimenti sarebbe un casino che rischia di mandare tutto all’aria in un momento in cui non ce lo possiamo permettere. Soprattutto perché bisognerebbe mettere al suo posto un premier “politico”. Perché secondo la ...